La mia città non è più scenografica da mesi.
C'erano notti che ad attraversarla
era perfettamente illuminata sul cammino,
il pastello delle ore piccole, la temperatura che non ti chiede frette,
e ti sentivi in dovere di dire la tua battuta a voce alta,
guardando a lato per mostrare in camera il tuo profilo migliore.
Di solito è uno scatto veloce che capisci bene la forma solo se aumenti il contrasto
e schiacci le dita sulla mia vita, prima che stringa tra le gambe il sellino
e mi senta felice della gonna alzata dal vento liscio.
E sono caduta in curva, e ci voleva un punto, e l'ho messo in Prato.
So che alla prima pozzanghera asciutta ci saranno nuove riprese,
e una frase originale
da sussurrare nel nostro dialogo farfugliato,
perchè questo film finisce diversamente.
Come altri mille film sì,
però diversamente.
Un po’ di cose
32 minuti fa
The Cinematic Orchestra.The Man with a Movie Camera. Piacere Michele. Ma te lo ricordi Carlo? Corto e breve vita.
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