Separati dal tavolo bianco di un'aula studio, io e Vasco siamo ripassanti e bisbiglianti a un'ora scarsa dai nostri rispettivi esami.
"E lui come l'ha fatto?"
"Si è scocciato dentro l'auto, con il gas lento e veloce."
"E lui come ha deciso di farlo?"
"L'abbiamo trovato impiccato."
"E tu come hai fatto?"
"Ho fatto che non è mai successo."
"E tu come hai fatto?"
"Ho fatto che a volte arriva, ritorna, e non posso fare finta che non sia successo."
"Ma secondo te perchè si fa?"
"Perchè gli han rubato la differenza tra farlo e non farlo."
20 gennaio – Bologna
1 giorno fa
ed invece la differenza c'è... e ci deve essere!
RispondiEliminae magari non lasciarsela rubare :-)
La differenza di Guido Gozzano
RispondiEliminaPenso e ripenso: - Che mai pensa l'oca
gracidante alla riva del canale?
Pare felice! Al vespero invernale
protende il collo, giubilando roca.
Salta starnazza si rituffa gioca:
né certo sogna d'essere mortale
né certo sogna il prossimo Natale
né l'armi corruscanti della cuoca.
- O pàpera, mia candida sorella,
tu insegni che la Morte non esiste:
solo si muore da che s'è pensato.
Ma tu non pensi. La tua sorte è bella!
Ché l'esser cucinato non è triste,
triste è il pensare d'esser cucinato.