Da sola, con un vestito che serviva proprio a scivolare.
Mi sono seduta sulla mia sedia preferita ed ho ascoltato i Saluti da Saturno.
Per tutte le note ho guardato alla mia destra o davanti a me, pochissimo alla mia sinistra.
C'era gente felice, ci si poteva emozionare,
c'era un cane che abbaiava dolce.E mi sono anche chiesta se siamo proprio tutti fatti male,
che sentiamo la distanza fisica e il vestito sbagliato.Poi sono tornata a casa, e sul ponte c'era quell'odore di magnolia,
quello che mi riporta indietro ogni volta,
che ogni volta pedalo più lenta
che è una cosa intima e quasi dell'infanzia,
ogni volta,
già dalla prima.
Ma "Saluti da Saturno" delle Voci Atroci?
RispondiEliminamitico cd