Mi importa davvero poco di crescere. O che qualcuno mi insegni delle cose interessanti e vendibili.
Che mi parli delle sue, di cose. Non me ne importa nulla, davvero.
Mi importa guardare in silenzio Manhattan, con lui, con lei,
non importa neanche il sesso,
importa che sia un riflesso.
Un riflesso vivo, autonomo, certo. Non è più questione di vanità.
Ci sarebbero i tempi giusti, nessun fastidio
per una posizione sgradevole,
prurito o dubbio.
Come una che non ha bisogno,
voglio stare come una che non insegna niente,
perchè quando insegni diventa tutto sporco e teso,
difendere confini, fare passaporti.