Lhasa da Sola

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venerdì 22 ottobre 2010

Chiamal'arancia

Siamo arrotolati sotto ad una coperta rossa e lui mi sfila i pantaloni.
Non per fare l'amore, è solo tardi,
non riesco neanche a disincastrare le gambe.
Lo chiedo piano, me li togli i pantaloni?
E iniziamo a muoverci insieme per cacciarli giù e non perdere calore.
Quella mano senza intenzione, che mi accarezza e spoglia come un'arancia,
che abbassa lentissimamente un pigiama fragola,
Quella mano leggera, che fa macedonie di me.

12 commenti:

  1. Arancia non meccanica.
    G.

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  2. ottima metafora fruttosa

    e geniale il titolo del tuo blog, corpo di mille balere :D

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  3. @ Marco: Grazie, saran contente le balere:)

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  4. io ho cercato di portarmi avant e facilitare il compito, senza pigiama.
    ma non succede niente :D

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  5. Davvero molto bello. Il cibo si presta a tutto, soprattutto alla sensualità. Ma bisogna esser bravi con le parole, proprio come te. Un saluto

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  6. Ho sempre detto io che la frutta fa bene :-D
    Blog molto carino...Ti seguo...Bye

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  7. @Only me: insomma nessun risultato fruttuoso?

    @Maraptica @EvaQ.: Molte grazie, ma molte molte grazie:).

    Lhasa

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  8. (ancora presto per pensare di non averne di rimorsi)

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  9. Tu scrivi divinamente.
    Nient'altro.

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  10. Blog veramente carino...complimenti..le parole che hai usato...sono riuscite ad esprimere tutto

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