Lhasa da Sola

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venerdì 31 dicembre 2010

Padre, ho piccato.

Duemilaeùn due tre.

Confesso a Dio Onnipotente che per quest'anno
o pere, o missioni.
Per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.
O no?


Happy New Here.

mercoledì 29 dicembre 2010

400colpi

Di mattina,
ha trovato spalancato il balcone che si affaccia su Via Umberto.
Ha sentito entrare l'odore tondo di Catania,
odore del sole che batte sulla pietra lavica, le polveri sottili,
il pesce del giorno prima, la fiera è vicina.

Annalese ha riaccostato le ante,
si è vestita male ed ha preso il 429.
Tutti gli autobus che iniziano per 4 portano alla stazione,
tranne il 408, lui gira su se stesso.

sabato 25 dicembre 2010

Occupazioni

Mio padre se è in bagno,
e tu bussi toc toc, ti dice
che è preoccupato.

mercoledì 22 dicembre 2010

SoundCheck In

Pensami prima di decollare,
nel senso univoco del terminal.

Trailer di Capodanno

Non ci facciamo mancare nulla.
Una storia con un uomo sposato, cambiare continente,
la parola negra, occupare la stazione.

Non ci faremo mancare niente,
cadute in bici, timberland
e un cappotto verde usato da Blasco.

'E neanche se ti pagano,
ma tanto non ti pagano.'

Noi non ci facciamo mancare nulla,
neanche noi quelle più insospettabili.

sabato 18 dicembre 2010

Guitar Hero

Quando ero piccola ed ero in viaggio
verso il mare
con i miei genitori chiedevo a mio padre
di suonare il clacson

dicendo Papà fai pii pii?
E lui Ma come qui davanti a tutti?
E mia madre Ce' ma quanto sì scemo.

Ieri invece mi hanno regalato una chitarra.

giovedì 9 dicembre 2010

Str(at)ega

Una gelosia molto lucida
mi porta a considerare che
lei ha i capelli cortini sul collo
per cui
conviene afferrarli
dalla parte della fronte
per essere sicura che rotei
per bene.

martedì 7 dicembre 2010

Zazzera

E poi un solo tatuaggio, o una maglietta fa lo stesso,
con su scritto

Moi,  Je mange avec le mains.

venerdì 3 dicembre 2010

L'ora di te

Martedì alla tea room ho capito che la mia liberazione
dalle cose e dalle persone è la rabbia.
Una rabbia sordaciecamuta.
Non dico sia una cosa corretta, ma ho ammesso di funzionare così.
L'ho capito, poi ho pagato il conto ed ho visto sul bancone
uno schizzo fatto di disegni geometrici e non,
i classici disegnini che fai quando sei al telefono.
Ho chiesto al gestore della tea room se potevo portare con me quei ghiribizzi,
come ricordo della serata e della sua soluzione.
Mi ha risposto di no, il disegno è incompleto,
dice.

mercoledì 1 dicembre 2010

Scoperte

Fare un amore silenzioso,
del genere condominiale,
io lo chiamerei
imboccare le coperte.