Ti ho sognato diverso, un po' posseduto,
un po' annerito.
Zoppo, vecchio e spietato,
parlavi per frasi brevi, gli occhi gravi.
Ti appoggiavi ad un treppiedi
(il treppiedi mi spaventava moltissimo)
ed ogni passo mosso tradiva la sufficenza
che mi riservavi.
Eri duro e solido,
ed ho pensato che ti avrei amato anche così,
che mi veniva dalla pancia questa dedizione
della fine.
Allora ti ho chiesto di prendermi e farmi l'amore,
mi hai rovesciato la testa a lato
e mi sono innamorata della tua mano adulta e ferma.
Io ti amo per il tuo nome,
anche se diventasse spietato e zoppo,
io ti amo per quella elle
incastrata tra due i,
ili, che
sembra un uomo
in mezzo ai gendarmi.
Dove abito
8 ore fa
I treppiedi spaventano, sì sì
RispondiEliminaIo ti amo per il tuo nome
RispondiEliminaanche se diventasse spietato e zoppo
Ragazza, questa frase vale il blog!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminache bella questa cosa della l in mezzo ai gendarmi! Viva le elle libere!!!!!!
RispondiEliminamaria
Bhe, inizio con un grazie.
RispondiEliminaStasera ho deciso di navigare su vari blog, scoprire cose nuove. E, scusatemi tutti, ma ho letto cose aberranti, non solo banalità, ma pure scritte male, con errori grammaticali sintattici, morfologici. Una pena. Una vergogna. Non che io sia la Petrarca del 2011, ma si so che anche se non dico nulla di nuovo, lo dico diversamente. Con il sangue e le unghie e ci metto gli ormoni ed i polmoni..
E poi ho letto questo post, e wow, finalmente!
Qualcuno che ha qualcosa da dire e lo sa fare bene!!