Lhasa da Sola

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mercoledì 22 giugno 2011

Laura magistrale.

C'era una mia amica che ogni tanto ci penso
e mi dico eppure non l'ho più sentita Laura.

Laura eravamo così amiche,
eppure un giorno devo risentirla Laura.
E mi torna in mente Laura e com'ero io con lei,
con gli occhialetti tondi che abbiamo fatto le medie.
Soprattutto ho due ricordi di Laura,
anche se siamo state amiche per otto anni,
due ricordi che ogni volta che ci penso mi dico
eppure Laura un giorno dobbiamo risentirci.

lunedì 20 giugno 2011

e-brezza

Mici, mici,mici,mici.
Mici micimicimicimici.

La nonna diceva Micimici
e intanto sbatteva il cucchiaio sulla ciotola.
Ecco,
io ho creduto per un sacco di tempo
che fosse un richiamo universale
e che a dire
micimicimicimici
arrivasse a strusciarsi sulle caviglie
qualsiasi gatto,
anche il più malfidente.

Come i topi col flauto,
solo che essendoci i gatti
di topi proprio non se ne vedevano.

giovedì 16 giugno 2011

Gelosia (1)

Sono così gelosa di te
che non ti permetterei di fare una pulizia del viso
da un'estetista, magari specializzata in tale operazione.

Ecco, chissà un giorno volessi sottoporti al trattamento
tieni da conto che sono gelosa dei tuoi pori
e mi infastidisce l'idea di vederli vaporizzati, dilatati,
idratati, trastullati, scavicchiati ed infine spremuti
da dita sottili, coronate da manicure fresca di giornata.
Immagino la biondamora specialista della pelle
che siede nel negozio French Nail, quello con le vetrate
che si vedono le signorine dietro ad un tavolo
che limano per interminabili ore
interminabili unghie.
Il French Nail si trova proprio accanto
a quel ristorante del mezzogiorno,
dove pranzavamo insieme
prima che ti venisse in mente di fare le pulizie sulla pelle.
E tutto allora sarebbe irrimediabilmente perduto.

mercoledì 15 giugno 2011

Mostre

Afia indossa dei sandali scuri, tutti intrecciati.

Tocca con il piede il selciato del vicolo
e l'abbraccia l'aria molle di giugno,
l'odore quieto di pastina con l'olio.
Le si spacca qualcosa ad altezza sterno,
come un moscone che sbatte sul vetro,
e deve anche ammetterlo,
si è mosso il morto che porta dentro.

Inizia a camminare a passi lunghi,
la gola chiusa e gli occhi aperti,
non ha nemmeno la forza per battere il pesto.

giovedì 9 giugno 2011

Medeo

Io vorrei un cane da portare in giro a quest'ora della sera.

Metterei la felpa grigia, quella tutta zip e cappuccio
e fumerei sopra alla passeggiata mia con il cane tutto olfatto.
Come quando c'era Minghi che cantava al Santo
ed io fumavo mentre lui diceva a Serenella che
l'ascolteranno gli americani, che proprio ieri sono andati via,
e mi è sembrato un momento che me lo sarei ricordato
durante la passeggiata con il cane,
io che ascolto Minghi guardandomi attorno.

Ed il cane avrebbe il naso bagnatissimo,
ed io il cappuccio tirato su.

mercoledì 1 giugno 2011